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Medicina Rigenerativa

Introduzione

Il PRP, o plasma ricco di piastrine, è un trattamento innovativo di medicina rigenerativa, che prevede l’utilizzo dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue, che stimolano lo sviluppo del tessuto osseo e dei tessuti molli, quali cute, sottocute e tessuti miofasciali.

Il PRP è indicato per rimodellare non solo la pelle di viso, collo, dècolletè e mani, ma anche di addome e gambe. Questa metodica permette anche di contrastare efficacemente i problemi legati ad alopecia e calvizie.

L’utilizzo del concentrato piastrinico per uso non trasfusionale, in particolare nella medicina rigenerativa o in dermatologia, è una pratica ormai consolidata a livello internazionale.

Negli ultimi anni è cresciuta considerevolmente la pubblicità del trattamento anche nell’ambito della chirurgia estetica.

Il PRP viene, infatti, indicato, dai professionisti del settore, come facilitatone nelle procedure di lipofiller, cura per le rughe, trattamento di biorivitalizzazione.

Come?

Questo metodo innovativo prevede un prelievo di sangue autologo, del paziente stesso, che successivamente verrà centrifugato al fine di separare il plasma ad alto contenuto di piastrine dal resto degli elementi, ed iniettato per il trattamento; dal quale tramite la centrifugazione del sangue prelevato, si separano le piastrine

Dove eseguire il trattamento?

È importante sottolineare che, per poter eseguire tale terapia, la struttura deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati. Il PRP in base alla normativa nazionale attualmente vigente può essere preparato solo nei servizi trasfusionali (ST).

 La preparazione e l’utilizzo del prodotto sono, infatti, disciplinati dalla Legge n.219/2005 che regola la donazione, la manipolazione e lo stoccaggio del sangue e dei suoi derivati e dal Decreto Legislativo 20 dicembre 2007, n. 261 “(…).

Le attività relative alla raccolta e al controllo del sangue umano e degli emocomponenti, ivi inclusa l’esecuzione degli esami di validazione biologica previsti dalla normativa vigente, a qualunque uso siano destinati, nonché alla loro lavorazione, conservazione, distribuzione e assegnazione, ove siano destinati alla trasfusione, sono effettuate unicamente dai servizi trasfusionali (…).(…)Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque preleva, procura, raccoglie, conserva, lavora, distribuisce o assegna sangue o emocomponenti, al di fuori delle strutture di cui all’articolo 2, sarà sanzionato nelle modalità previste dalla Legge (…)”.

La normativa che disciplina le procedure di terapia con PRP varia, in Italia, a seconda delle Regioni e, ad oggi, nella maggioranza di queste è obbligatoria la presenza del medico trasfusionista durante il trattamento.

Quali sono i rischi?

Il trattamento con PRP non presenta effetti collaterali, cionondimeno una preparazione impropria e non conforme ai requisiti di qualità e sicurezza imposti dalla normativa di riferimento può rappresentare un rischio per il paziente. Un procedimento di lavorazione inadeguato potrebbe esporre al rischio di contaminazione batterica e/o infezioni.

La PRP Per La Medicina Estetica

Il concentrato di piastrine è utilizzato con successo da molti anni come rigenerante di tessuti danneggiati, ad esempio nelle patologie articolari degenerative ma anche  in chirurgia plastica ed estetica, in oculistica e nella terapia di ulcere cutanee croniche.

Nella  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, l’utilizzo del PRP rappresenta un nuovo capitolo nella cura della caduta dei capelli, dell’acne e delle lesioni cutanee croniche.
La terapia dei capelli con PRP riduce i processi infiammatori cutanei e la morte cellulare e stimola le cellule staminali dei bulbi piliferi.

Il trattamento con PRP in caso di alopecia sia maschile che femminile e perdita di capelli conduce a risultati concreti: nell’80% dei casi è stata riscontrata una ricrescita ed un aumento della densità dei capelli.

L’acne dopo la guarigione lascia cicatrici più o meno profonde che rappresentano un problema di grande rilevanza psicologica e sociale per il paziente. Il PRP viene iniettato nella zona da trattare con piccoli aghi e si effettua una sola volta all’anno. Il grado di miglioramento varia molto a seconda della gravità delle cicatrici.

È utilizzato nel trattamento delle ulcere cutanee croniche, il PRP riattiva i meccanismi di riparazione tissutale.

Infine, Il PRP è un ottimo alleato conto la secchezza vaginale nel periodo post-menopausale. La terapia con PRP è efficace nella rigenerazione dell’epitelio delle mucose vaginali, ringiovanendo i tessuti.

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